Über mich

Ich bin Giuliana del Zanna, Italienerin, geborene Römerin mit Wahlheimat Berlin.
Hier können Sie meine Arbeiten der letzten 20 Jahre sehen.
Obwohl ich meistens auf Deutsch denke und träume, spiegelt sich in meiner künstlerischen Produktion meine italienische Seele wider. Es wirkt gleichzeitig spöttisch und melancholisch, streng und freiheitlich.

Von Gold bis hin zu gewebten Stoffen – ich arbeite mit den unterschiedlichsten Materialien und Techniken, auf der Suche nach neuen Ausdruckshorizonten und mit großer Lust an handwerklicher Geschicklichkeit. Meine Vielfalt an Themen, Stilen und Techniken, die Sie in der Galerie auf dieser Website finden, ist Ausdruck meines freien Geistes, meiner Rastlosigkeit, meiner Unfähigkeit, sich auf eine Sache festzulegen, mit all ihren Widersprüchen. Nicht zuletzt dokumentieren meine Werke meine angeborene entmystifizierende Haltung gegenüber dem Konformismus.

Die Kreise, das Gold: der anfängliche Traum, die ursprüngliche, vitale Energie der Sonnenscheibe einzufangen, und so schillernd wie das Rheingold, der Illusion der schöpferischen Kraft der Kunst Körper und Substanz zu verleihen.

Die Tessiture sind keine bloßen Geometrien, sondern eine Hommage an die jahrtausendealte weibliche Fähigkeit, Texturen in der Leinwand und im Leben zu weben. Und Bilder zu schaffen, die mit Raum und Licht interagieren.

Defragmentierungen/Installationen zeigt eine Wiederaneignung der Integrität des Bildmediums, um im dichten Netz neue Wege in Kunst und Welt zu identifizieren. Die auf dem akribisch (mit Ölpastellen) gemalten großformatigen Papier nachgezeichneten Wege erstrecken sich so in die Räume der Installationen.

Es findet sich auch Figurativität mit expressionistischen Bezügen. Sie erinnert an Szenen auf dem Viehmarkt. Die Blutfarbe der Rinder, die aus menschlicher Gier zum Schlachten geführt werden, ist eine Tierschützbotschaft und eine Metapher für die menschliche Geschichte.

Das Thema des geopferten Tieres zeigt sich auch in der Serie Hühner, in der Einsamkeit der gekachelten Küche, wo ein Schmortopf darauf wartet, für die Freuden einer Mahlzeit zu brutzeln.

Gegenüber den Tieren, den Pferden und dem Federvieh sind die Wölfe zu finden, das freie und wilde Tier.

Und die menschlichen Figuren? Die Handlung der gemalten Ritter entfaltet sich in einem Bühnenraum, in dem ihr fiktives Epos auf hölzernen Pferden mit ironischer, ariostoischer Nostalgie gezeigt wird.

Schauen Sie sich um in meiner Galerie und machen Sie sich selbst ein Bild!

Kurze Biographie

In Rom hat sie ihr künstlerisches Studium an der Accademia di Belle Arti absolviert. Darauf folgte ein zweijähriges Studium der Architektur an der Università la Sapienza Rom.

Während des Studiums schloss sie sich einigen experimentellen Theatergruppen an, mit denen sie im Rahmen der kulturellen Initiativen der Stadt Rom in verschiedenen Theaterprojekten mitwirkte.

Nach ihre Umzug nach Berlin besuchte sie, zum Ausbau und zur Vertiefung ihrer eigenen künstlerischen Ausbildung, Workshops und Seminare bei verschiedenen Professoren und Dozenten an der Hochschule der Künste, Berlin (heute UdK).

Seit 1990 arbeitet sie als Freischaffende Künstlerin. Ihre Tätigkeit umfasst zahlreiche Einzel- und Gruppenausstellungen sowie Kunstprojekte und Performance im In- und Ausland.

Mitgliedschaft in BBK Berlin, Kunstverein Potsdam.

PERCHÉ UNA PAGINA WEB? di CHIARA BERTINI, STORICA DELL’ARTE

Perché una pagina web? Ma è ovvio, per fa conoscere a chi ancora non ha avuto la fortuna di vederli o per far ricordare a chi nel frattempo si fosse distratto, i lavori degli ultimi vent’anni di un’artista di grande talento e di sincera ispirazione.

ITALIA –GERMANIA 4 a 7 :

cos’è, il risultato di una partita di calcio, come quella leggendaria del 1970, terminata 4 a 3? No certo, è la proporzione con cui è composto il cocktail della sua vita, trascorsa appunto ormai più a Berlino sua patria d’elezione, che a Roma, suo suolo natio ma anche ambiente della sua prima formazione; e se certamente oggi lei parla, pensa e sogna in tedesco, un’anima italiana ad un tempo irridente e malinconica, rigorosa e libertaria continua a riflettersi nella sua produzione.

CREA TT IVITA’

E’ un refuso? No certo, ma un gioco di parole abbastanza elementare in Italiano: alla creatività sempre alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi si associa un’attività costante , una versatile manualità nell’impiego, oltre alla pittura, di materiali e tecniche i più diversi, dall’oro ai tessuti intrecciati ma anche – ciò che non è visibile per ora in questo sito – alla fotografia ai video (realizzati con devices tecnologici) ed alle performances.

FEDELTA’

E’ una contraddizione? No certo, la varietà di tematiche, stili e tecniche che troverete nella Galleria di questo sito riflette la profonda fedeltà di Giuliana del Zanna – non al suo pubblico e alle aspettative del mercato dell’arte – ma a sé stessa, al suo spirito libero e contraddittorio che la spingeva sin da bambina ad assumere atteggiamenti irrituali e demistificatori del conformismo.

GALLERIA : CAPITOLO PRIMO

I CERCHI, L’ORO: corruzione ed avidità? No certo, ma opere di muscolosa manualità che, seducenti come il sogno primordiale di catturare l’energia vitale e primigenia del disco solare ed abbaglianti come l’Oro del Reno, danno corpo e materia all’illusione della potenza creatrice dell’Arte

GALLERIA: CAPITOLO SECONDO

TESSITURE : oziose geometrie? No certo, ma omaggi alla millenaria abilità femminile di intessere trame nelle tele e nella vita, creando quadri che interagiscono con lo spazio e con la luce, pur non producendone più di propria, generando vibrazioni cromatiche.

GALLERIA: CAPITOLO TERZO E QUARTO

SERIE DEFRAMMENTAZIONE ; INSTALLAZIONI : minuzie minimaliste? No certo, ma una riappropriazione dell’integrità del supporto pittorico per individuare nel fitto reticolo (ispirato da Klee?) nuovi percorsi nell’arte e nel mondo , così che i sentieri tracciati sulle tele minuziosamente colorate si espandono negli spazi delle installazioni

GALLERIA: CAPITOLO QUINTO

SERIE IL BESTIAME : ritorno all’oggettività? No, certo: Figuratività non esente da richiami espressionisti, rievocazione di scene viste al mercato del bestiame, il color sangue degli animali condotti al macello per l’ingordigia umana è messaggio animalista e metafora della storia umana

GALLERIA: CAPITOLO SESTO

I POLLI : galleria di ritratti? No certo: è ancora il tema dell’animale sacrificato, questa volta non nella moltitudine del mattatoio, ma nella solitudine della cucina piastrellata dove una casseruola attende di sfrigolare per la gioia del desco.

GALLERIA: CAPITOLO SETTIMO

I LUPI; dopo le vittime i carnefici? No certo , ma l’animale libero e selvaggio dopo l’animale addomesticato; ALTRI ANIMALI, CAVALLI, dal ciuffo vanitoso della criniera si affacciano dalla stalla verso un’illusoria libertà.

GALLERIA: CAPITOLO OTTAVO

I CAVALIERI: „icone“ decorative? No certo: iniziati durante la pandemia sono una costola dei Cavalieri del prossimo capitolo, ma inscatolati nella propria armatura si vedono costretti a rinunciare al proprio ruolo di eroi protettori dei deboli e si limitano a gesti quotidiani nel proprio piccolo cerchio.

GALLERIA: CAPITOLO NONO

IL MIO TEATRO, I CAVALIERI :opere epiche? No certo: l’azione di questi Cavalieri si dispiega in uno spazio scenico dove la loro fittizia epopea, su cavalli di legno, si mostra con ironica ariostesca nostalgia . IL MONDO DI WAGNER: proposte per scenografie? No certo: è questo il cuore del sito, dove le passioni dell’artista per l’arte, il teatro e la musica sono assunte come essenza della sua stessa persona che si ritrae all’interno dell’immaginario wagneriano facendosene interprete e personaggio

Chiara Bertini, Roma